
Con un certo entusiasmo ma preoccupazione, negli ultimi anni ho iniziato a seguire l’evoluzione del mondo informatico in quanto mi piace approfondire “la grande novità” e dall’altro vincere la paura che questa tecnologia possa sostituire il cervello umano.
Ultimamente ho partecipato ad iniziative che trattavano questi temi, ma con l’arrivo della intelligenza artificiale generativa ho sentito il bisogno, con le mie poche conoscenze, di riassumere in modo sintetico alcune riflessioni su eventi che cambieranno in modo radicale la mia vita e, più in generale, la cultura e l’economia globale che stiamo vivendo. Penso che in molti casi ci adatteremo al cambiamento senza renderci conto della nostra grande trasformazione; saremo obbligati ad accettare la nuova velocità che il processo impone; ho il timore che la democrazia non sia più la forma di governo adatta a sostenere la velocità del cambiamento. Temo che essa sia seriamente minacciata da questa trasformazione epocale e che i confini degli stati saranno dominati dal potere globalizzante dei potenti padroni dell’intelligenza artificiale ed umana; la sovranità degli stati e dei popoli sarà ridotta; il conflitto di interessi, l’equilibrio dei poteri, non esisteranno più; tante condizioni cambieranno ad una velocità che in certi momenti sarà difficile governare.
Renzo Ferretti
Con la scoperta del PC, di questi ultimi anni, possiamo constatare la differenza di passo, di velocità, in quanto le grandi scoperte ed i conseguenti mutamenti sono passati da millenni a secoli, da secoli a decenni, da decenni a pochi anni, e con lo sviluppo dell’AI, a pochi mesi.
La rivoluzione industriale dei secoli scorsi ha prodotto forti cambiamenti tecnologici, culturali ed economici che hanno trasformato i territori e la vita di miliardi di persone. La progressione dell’informatica introdotta in tutto il pianeta nei primi anni Ottanta con il PC, la diffusione negli anni Novanta di Internet e dopo il 2000con l’IA -intelligenza artificiale- conferma i grandi cambiamenti che stanno determinando un altro cambio epocale. Il periodo che stiamo vivendo è una nuova alba che ci porterà tante nuove informazioni e di fatto cambierà il nostro vivere. A noi spetta una scelta importante: vivere da protagonisti o subire questa profonda trasformazione. Credere nel futuro, investire nel futuro, nella consapevolezza che occorre capire chi siamo oggi per essere proiettati in una trasformata realtà imminente. Immaginare e credere che abbiamo tra le mani la possibilità di interagire con realtà del mondo a molti sconosciute, immaginare un domani che sarà diverso da oggi, insomma gestire il trapasso. Con l’introduzione e lo sviluppo della AI, si costruisce una “macchina” che sostituirà in larga parte il cervello umano, e come nelle rivoluzioni precedenti, quando le macchine hanno sostituito il lavoro dell’uomo, ci porterà a pensare e constatare che l’insieme delle due intelligenze ha portato ad un arricchimento in tutto il pianeta.
Nella sostanza è una macchina con caratteristiche tipicamente umane, in grado di interpretare il mondo che lo circonda, addestrata a trovare la soluzione ai problemi imparando dai propri errori. Nei vari territori in guerra, dove avvengono scontri armati, vi sono sistemi di difesa aerea con sentinelle robotiche, “munizioni vaganti” come i droni, in grado di selezionare e attaccare un obiettivo, militare o no, senza richiedere nessun intervento umano dopo che, comunque, sono stati attivati e diretti all’obiettivo dall’uomo. Allo stato attuale, il nostro cervello agisce con una intelligenza naturale, con una memoria e una serie di sensori, che un computer non ha, come gli odori, la vista, il tatto, la rabbia, l’amore, il dolore ecc., che una volta elaborati ci fanno prendere decisioni e di conseguenza vivere la realtà. I nostri computer, invece, che non hanno una coscienza, hanno la capacità di elaborare miliardi di informazioni in un secondo e suggerire una soluzione di sintesi con una velocità che al cervello umano non è permesso. Ma sono attivati, diretti, finalizzati dal cervello umano.
Noi siamo figli delle condizioni che i potenti del mondo ci stanno facendo vivere. Nel nostro cervello vengono immesse informazioni che determinano la nostra condizione. Per farmi capire meglio io sono un ricevitore/trasmettitore di segnale come il wifi o le onde radio su una antenna: ricevo e trasmetto. All’antenna dei tetti arrivano più segnali che una volta mescolati arrivano alla TV la quale deve solo codificare e trasmettere al telespettatore. In questo constatiamo una cruda, pura e fredda elaborazione di una informazione; Una elaborazione tecnologica priva di coscienza. Il telespettatore, che riceve l’informazione audio e video dalla TV, la elabora e l’effetto che deriva può avere come conseguenza il pianto, il sorriso, la rabbia e così via. Questo dimostra la differenza tra l’AI e quella naturale, cioè la differenza fra il neurone artificiale e quello naturale. Nella sostanza credo che l’intelligenza artificiale non sarà mai come quella naturale, non succederà che l’AI si ponga la domanda di cos’è la vita di tutti i giorni, o possa insegnare a vivere nelle contraddizioni, nella consapevolezza che tutto inizia e finisce.
Credo che l’AI, in parte, è già nel nostro modello di vita; quando usiamo il riconoscimento facciale, la parola che ci viene proposta dopo quella che stiamo scrivendo su whatsapp, alexa, oppure quando simuliamo prototipi, progetti senza costruirli e così via. Pensiamo solo alla scienza legata alla medicina. Oggi riusciamo a vedere micro tumori che l’occhio umano non può vedere, e, con l’avanzare del progetto, potremo calcolare e prevedere le malattie e disastri come uragani, terremoti e tanti altri eventi. Insomma potremo sapere affrontare situazioni mai viste prima, affrontare condizioni nuove. Con gli smartphone e i, PC abbiamo strumenti che ci controllano, eppure deleghiamo loro un tot di decisioni. La nostra vita ci porta a delegare alla “scatola nera” tutta una serie di operazioni perché ci fidiamo, ed accettiamo la decisione del software senza avere la garanzia che la scelta sarà corretta, giusta ed equa. Si, lo smartphone è una protesi, in tanti sono convinti che questo apparecchio aiuta a vivere meglio.
Nell’ultimo periodo il mondo informatico ha dato una potente accelerazione con l’introduzione dell’intelligenza artificiale generativa, che assomiglia molto a quella umana, utilizzabile all’interno del potente software Chat GPT. Questa piattaforma farà vacillare la certezza di avere a che fare con un essere umano o una macchina. La macchina sarà chiamata a rispondere a tante prerogative che a oggi appartengono all’essere umano.
Con questa accelerazione si continua a dare un grande peso ai pochi che producono, gestiscono e sviluppano questo sistema come Elon Musk, Mark Zuckerberg, Bill Gates e altri potenti, che in larga parte hanno deciso e decidono le sorti del pianeta. I pochi potenti, sempre più potenti, del mondo stanno invadendo lo spazio, senza regole, con satelliti destinati allo sviluppo tecnologico, a test scientifici, ma anche ad applicazioni militari.
Auspico che il progetto in corso venga “democratizzato” anche attraverso leggi planetarie. Penso e spero che attorno a questo progetto ci sia già una rete di responsabili e competenti, persone che devono gestire e prevedere il futuro, che avranno accesso a questi sistemi e li potranno modificare. Credo anche che non sarà possibile, per motivi di sicurezza, sapere chi saranno i pochi che avranno accesso ai server che elaboreranno miliardi di informazioni al secondo. Ovviamente verrà sviluppata e normata la struttura per la sicurezza informatica, per evitare stragi dovute ad hacker, con un monitoraggio continuo.
Senza l’informatica attuale il mondo si ferma. Sono convinto della necessità del controllo sulla affidabilità delle fonti e sulla tutela dello sviluppo scientifico in modo da ridurre il diffondersi di notizie false. Vorrei che la verità non venisse soffocata da bugie per fare disinformazione creando futuro. Se, infatti, all’interno della piattaforma vengono immesse informazioni false il sistema genera soluzioni false. Proprio oggi ho modificato una fotografia fatta con un telefono dotato di intelligenza artificiale e devo ammettere che il risultato è veramente sorprendente. Anche in questo caso ho generato una realtà che non esiste e mi chiedo, ancora una volta, quante situazioni irreali dovrò subire in una realtà nella quale anch’io concorro a costruirla e svilupparla?
In questo progetto, come in tanti altri, concorrono più attori, ad ognuno viene assegna una parte ed ognuno è responsabile della propria. Solo chi assembla i vari componenti deve sapere la compatibilità degli stessi, in modo da evitare possibili conflitti, perché un conflitto dovuto ai vari hardware e software potrebbe provocare disastri sociali; Penso al controllo nucleare o altri eventi che potrebbero alterare l’equilibrio economico e ambientale. Ecco questo aspetto, lo confesso, mi crea una certa paura. Questa paura cresce quando mi dicono che l’uomo ha creato l’AI, e non viceversa, e quindi l’uomo può in qualsiasi momento spegnere il tutto. Mah!!!
Saremo chiamati sempre più a parlare con persone/macchine artificiali che cambieranno in pochissimi anni il nostro vivere e questo mi pone l’interrogativo sulle conseguenze che questa veloce trasformazione porterà su tutto il pianeta. Ho provato a dettare a Chat GPT un mio pensiero audio di 5 minuti su un certo argomento, e in pochissimi secondi mi ha tradotto in testo la mia voce con una forma ed una ortografia perfetta; questo mi fa pensare che non sarà più necessario imparare a scrivere e di conseguenza mi domando: che succederà con lo sviluppo e l’evoluzione di Chat GPT? Che essere umano avremo fra 30/40 anni? Quali saranno i rapporti interpersonali? Che peso avrà la realtà virtuale nella nostra vita? Che modello di società stiamo costruendo. Queste e altre domande mi danno una certa inquietudine, ma allo stesso tempo speranza, in quanto, con la scienza applicata alla intelligenza artificiale generativa, è ipotizzabile che si potranno fare interventi tuttora nemmeno pensabili, come, ad esempio, di ingegneria genetica, tali che ci consentiranno di correggere eventuali difetti di cromosomi.
Mi affascina il mondo delle scoperte!
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