
La suggestiva dimora di Monte Frumentario che durante il medioevo fungeva da granaio di Assisi, e anche in parte da orfanotrofio (le due azioni hanno connessioni tra loro) ha accolto la mostra di Guido Dettoni, artista visivo e scultore di arte sacra.
Le antiche pietre rendono al visitatore piani di lettura e di acustica per la loro tessitura minerale che si intensifica nella danza profonda delle ombre, nel volume altissimo dell’edificio tra verticali e volte: asimmetrie tipiche dell’architettura medioevale. La mostra si compone di immagini proiettate sulle pareti e create dalla cera modellata di alcune persone ascoltando il Cantico presso il TAU della Chiesa di Santa Maria delle Rose in Assisi. Le forme si succedono evocando il sole, la luna, le stelle, il vento, l’acqua, il fuoco, la terra, la morte: le cellule semantiche del cantico, appunto. Otto tavole composte digitalmente diventano arazzi luminosi. La voce della cantante e musicista Silvia Orciari è la voce nel ventre mistico di quest’alveo.
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