Vivo in un piccolo paese sotto gli argini del Po dove sono nata e dove giorno per giorno costruisco il mio giardino, fra piante ed animali, per me luogo poetico e di senso del vivere, fatto di paziente attesa, rispetto e gioia per ciò che restituisce. Ho militato a lungo nella sinistra con incarichi amministrativi finché il femminismo, incontrato con amiche che ancora frequento e considero ormai “storiche”, ha cambiato la mia lente sul mondo, allontanandomi dalla politica delle istituzioni. Le associazioni femminili sono state la linfa e l’impegno costante che ha accompagnato il mio quotidiano, dalla Sororità di Mantova all’Osservatorio sulle violenze contro le donne del quale sono tutt’oggi socia attiva. E non può mancare nel novero la mia appartenenza alle Donne degli Horti, associazione di amiche che non ha bisogno per esistere di tessere e statuto, se non quello di avere la passione del coltivare, della cura e del libero pensiero.