Una delle voci più autorevoli porge un’opera fondamentale, non solo da un punto di vista pedagogico, ma culturale, nel senso più ampio e profondo del termine.

Lorenzoni è un maestro. È anche un maestro elementare e ha fondato a Amelia, in provincia di Terni, la Casa laboratorio di Cenci, un centro di sperimentazione educativa che ricerca tra temi ecologici, scientifici, interculturali e di inclusione. È attivo nel Movimento di Cooperazione Educativa.

Il libro si dispone in capitoli concentrati su questioni educative attorno al corpo, allo spazio, al tempo, al dialogo, all’arte del convivere, alla conversione ecologica. Ogni capitolo ha un registro di scrittura trasversale dentro cui il pensiero è innestato alla memoria autobiografica e a una visione interdisciplinare in cui tutto è connesso, con urgenza disarmante.

I cardini esperienziali di riferimento sono: Pietro Calamandrei, giurista e costituente; Alessandra Ginzburg, pedagoga e psicanalista; Emma Castelnuovo, docente di matematica; Nora Giacobini, insegnante e formatrice; Mario Lodi, maestro elementare e scrittore; Don Lorenzo Milani, priore e maestro; Alexander Langer, militante ecologista e pacifista; Malala Yousafzai, paladina della libertà di istruzione delle donne; Greta Thunberg, attivista nella lotta contro il riscaldamento globale.

Ogni personalità è raccontata in dettagli sintetici ma cruciali in cui la propria esistenza diventa prassi di un pensamento e sentimento continuo, tessuto, esposto, eretico rispetto al sistema, e al tempo stesso, propositivo di altro.

Naturalmente altri nomi e cognomi filano nelle loro individuate testimonianze, tanto per citarne qualcuno: Caravaggio, Franco Basaglia, Paulo Freine, Italo Calvino e molti altri. Come a mostrare un popolo di costruttori di pace, direbbe Aldo Capitini.

Le ultime righe dell’introduzione di Franco Lorenzoni sono luminose:

Non penso infatti ci possa essere preparazione al mestiere dell’educare senza
imparare da chi ha saputo vedere ciò che altri non vedevano e rovesciare con atti
concreti convenzioni e convinzioni consolidate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *