Sarà per il mio amore verso il Giappone, sarà per averlo camminato in vie singolari radicate nella silenziosità dei misteri, della tradizione, del sacro lentissimo e tremendo, che mi sono unita alle parolepassi di Colantoni entrando nel profondo di questa terra così lontana e in certi luoghi ancora inaccessibile. Se non altro, non comprensibile agli occhi dei nostri occhi grassi.

Basta citare i titoli dei capitoli per farsi l’idea delle impronte:

Il Giappone dalla mia finestra; Il signore dei giardini; La via della finestra; La cittĂ  nel cielo; Il sensei; Benvenuto a casa; Gli dei della finestra; Nakahechi, Il grande abbandono; La purezza dell’acqua. 

La scrittura mantiene la tensione appassionante della narrazione, attirando chi legge nel profondo delle scoperte. Una penna asciutta, di qualità, contenuta ma penetrante, senza ammiccamenti né retoriche.

Lorenzo Colantoni è scrittore ma anche giornalista ambientale con esperienze sul campo in Africa subsahariana, Asia e Europa. Collabora con “National Geographic” e “La Repubblica”. Ha diretto documentari.

La sua attenzione al degrado ambientale, il rispetto per la cultura e la tradizione sono i perni del lavoro, ovunque si esprima.

Un utile glossario e una informale bibliografia completano l’opera. Efficace e forte il progetto grafico di Valerio Fanelli. 

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