Sebastiano Aglieco, CUORE MATTO

Kaba edizioni. Collana Gocce (2024)

Questo libricino edito nel dicembre del 2023 si può ben considerare una goccia nell’oceano dei prodotti editoriali che arrivano sugli scaffali delle librerie. Questo libricino-goccia è così minimale al punto tale che il suo stesso titolo “Cuore Matto” rimane in secondo piano, quasi non importante (eppure lo è, perché non è solo un titolo). E neppure l’autore/i appare in primo piano nella copertina. Si tratta di un maestro elementare, Sebastiano Aglieco, e dei suoi alunni Ryan, Chiara, Emanuele, Viola, Sofia, Adelaide, Adele, Carola, Francesca, Nicole, Giada. Alunni di una seconda classe, è da tenere bene a mente.

“Cuore Matto” è il risultato di un laboratorio pedagogico nella scuola di Refrancore, in Piemonte, condotto con gli alunni della sua classe durante l’anno.  Ci si è occupati di una parola “abusatissima, eppure parola misteriosissima” (scrive Aglieco) ovvero della parola “cuore” a partire dai versi dei poeti Tagore ed Emily Dickinson.

Nella sua breve introduzione ci viene spiegato, con sintesi davvero …magistrale, il senso e raccontato il modo con cui si è svolto il laboratorio. Visto che il maestro è anche poeta, si è realizzato un percorso attraverso cui i bambini sono stati guidati a “parlare la lingua della poesia”. Una operazione-sfida ai programmi ministeriali, che alla fine si è mostrata per quello che è in realtà: non una retorica carrellata di luoghi comuni, una antologia delle frasi fatte, ma – per dirla con il maestro Aglieco –un percorso attraverso cui “scrivere poesie come esercizio di sensibilità e di sguardo. Queste non sono propriamente poesie, ma strumenti per imparare a guardare il mondo con gli occhi chiusi che nascondiamo dentro la nostra testa”.

In buona sostanza nelle 58 pagine del libricino il lettore troverà testi in corsivo (scritti dal maestro) e testo in tondo (scritti dagli alunni). Attenzione: in fondo, a pag. 55, un QRCODE (ovvero un riferimento digitale, quei quadratini formati da tanti trattini che una volta inquadrati dal telefonino scaricano materiali sonori e visivi…) si può ascoltare: le voci del maestro e degli alunni, una composizione musicale dedicata agli stessi scolari dopo aver letto le loro poesie (scritta da A. Napolitano, eseguita al sax dallo stesso Napolitano e da L. Sbaffi e al pianoforte da C. Campi); e si può vedere un cortometraggio “L’albero viola” – descrizione di una esperienza di didattica della poesia nella scuola primaria”.

Lo so che la poesia non è ai vertici degli interessi di noi contemporanei, che la poesia si legge poco, che i libri di poesia non si vendono (anche se si scrivono molto). Lo so. Epperò questo libricino in realtà non si pone come un libro di poesia e basta. È il frutto di un progetto poetico ed è anche e soprattutto – questo è il mio parere – una chiave per aprire la porta di due stanze. La prima stanza (riservata agli insegnanti) è quella di un fare scuola fuori dai canoni, fuori dai luoghi comuni di una didattica fondata sulla utilità, sul sapere finalizzato soltanto a fare e non ad essere persona. La seconda stanza (riservata ai genitori e al mondo degli adulti) è quella di prestare più attenzione alla relazione con l’Altro; una attenzione che passa in modo prepotente dalla parola (con tutto quello che significa in termini di comunicazione, relazione, incontro, etc.) La poesia è quintessenza di parola e dunque quando ci si prende cura di essa è come aver cura della propria civiltà con la responsabilità piena del conoscere se stessi e dunque anche di conoscere e ri-conoscere (direbbe il maestro Aglieco) le proprie emozioni.

E se poi – tanto per ampliare lo sguardo solo per un attimo – anche le recenti scoperte delle neuroscienze hanno mostrato che esistono “molecole delle emozioni” (cito le ricerche di Candace B. Pert per chi ne avesse curiosità) le quali svolgono una funzione essenziale nella nostra esistenza, ecco che “Cuore matto” diventa un libricino importante perché mostra una strada, un modo nuovo e antico nel contempo di fare educazione. Fare poesia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *