Canzone del gruppo egiziano Bnt Al-Masarwa cantata da Muna Qatanani.
Il gruppo è noto perché affronta spesso temi legati ai diritti delle donne e alle sfide sociali che devono fronteggiare nella società egiziana. La canzone in questione critica le restrizioni imposte alle donne, come l’idea che la loro voce sia “ʿawra” (vergognosa) e che debbano rimanere in silenzio.
Bnt Al-Masarwa utilizza vari stili musicali, tra cui il rap e il canto popolare, per esprimere le loro esperienze e sfide quotidiane. Attraverso la loro musica, cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni di genere e di promuovere l’uguaglianza nella società egiziana.
Il gruppo musicale femminista egiziano Bnt Al-Masarwa (in arabo: بنت المصراوة), che significa “Figlie degli Egiziani”, è stato fondato nel giugno 2015 da tre giovani donne: Marina Samir, Esraa Saleh e Mariam Samir. Si sono conosciute durante un laboratorio di scrittura creativa organizzato dall’ONG egiziana Nazra for Feminist Studies, con l’obiettivo di scrivere testi di canzoni ispirati alle loro lotte contro la discriminazione affrontata come giovani donne nella società egiziana.
Muna Qatanani
Italiana di cittadinanza, di origini giordano-palestinesi, si definisce “cittadina del mondo”. La sua storia è segnata da una profonda ricerca di libertà, un valore che ha sempre difeso con forza, lottando per liberarsi dagli incubi sociali vissuti nel suo paese d’origine.
Non si definisce un’artista, ma un’amante dell’arte in tutte le sue forme. Balla, canta, suona il darbuka, dipinge e scrive. Sta ultimando il suo primo libro autobiografico, un racconto intenso della sua vita, dei suoi sogni e della sua rinascita.
Pedagogista, mediatrice culturale ed esperta di marketing internazionale, Muna vive l’arte come uno spazio di resistenza, bellezza e verità. Crede ancora nell’umanità, nonostante tutto, e nel potere del bene come forza trasformativa.
Arousati (La mia sposa)
Ci hanno fatto credere per tanto tempo
Che noi ragazze dobbiamo restare in silenzio
Dentro di noi ci sono tante domande,
Ma parlare è proibito,
Salutare è proibito,
Ci hanno insegnato che l’ignoranza è sicurezza.
Ci hanno insegnato a smettere di parlare,
“La voce di una donna è un peccato, quindi deve tacere.”
Parlare è proibito,
Salutare è proibito,
“La voce di una donna è un peccato, quindi deve tacere.”
Arousati (La mia sposa)
Ci hanno rinchiuse dentro una scatola,
Ci hanno circondate di catene,
Parlare è proibito,
Salutare è proibito,
L’amore è proibito, i sogni sono proibiti.
Perché restiamo in silenzio?
Perché ci arrendiamo?
Io sono libera, e la mia voce ti raggiunge!
Parlare è proibito,
Salutare è proibito,
Io sono libera, e la mia voce ti raggiunge!
Arousati (La mia sposa)
Il nostro silenzio non durerà per sempre,
Diventeremo sempre più forti e parleremo!
Libertà significa che una ragazza cresce
E vede finalmente la luce,
Rompe le catene, spezza le restrizioni,
Vola, oltre i muri,
E ti dice con forza: Vattene! Vattene!
Lascia che le nostre ragazze vedano la luce!


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