Molti anni fa mi giunse una email molto breve dove mi si chiedeva se fosse stato possibile incontrarmi. Met aveva letto qualche mia poesia in rete, le erano molto piaciute e desiderava conoscermi. In quel tempo avevo iniziato a frequentare, per motivi di famiglia, la città di Reggio Emilia e il caso volle che proprio Met fosse di Reggio Emilia. Da lì a poco ci incontrammo: un pomeriggio fitto di chiacchiere e di molta intesa e ci lasciammo col proposito di rivederci. Da lì a qualche mese nasceva la piccola Ass.ne Culturale “Exosphere”, PoesiArtEventi di Reggio Emilia. E con essa il Fondo Librario (custodito in una Saletta Civica) che consta al momento circa 1200 volumi di poesia, narrativa, arte e saggistica quasi tutta al femminile.

Era il 26 ottobre del 2014. E da lì sono iniziate le nostre attività, un po’ altalenanti per vari motivi ma sempre di ottima qualità e con una visione poetica-letteraria decisamente sul sociale. Iniziammo col pubblicare una plaquette: “Voci dell’aria” contenente varie poesie di autrici contemporanee e anche di autrici come Zoe Akins, Grace Cavalieri, May Ziadeh. Siamo andate avanti organizzando una serata al mese e tenendo aperta la sede per chi avesse voluto prendere qualcosa da leggere dal Fondo. Abbiamo ospitato artiste e poete, come Silvana Baroni, Lucianna Argentino etc. Abbiamo esplorato il mondo del lavoro femminile con l’evento: “Cartellino Rosa” e ci siamo occupate di non tralasciare il ricordo del terremoto emiliano con l’evento: “Cose salve”. Poi abbiamo indagato sul mondo della cooperazione con Roberta Pavarini, Presidente della Cooperativa CCPMC e presentato, nello stesso giorno, l’antologia poetica sul lavoro: “La nostra classe sepolta” a cura di Valeria Raimondi. Infine il canto con le canzoni popolari riscoperte e cantate da Caterina Lusuardi, cantante e attrice reggiana. E poi un’altra pubblicazione importante dal titolo: “Or-dite, Trame d’arte contro la violenza sulle donne”, antologia di scritti contro la violenza che ha visto una grande partecipazione di pubblico e che è stata presentata in molte città.

Come definire il nostro lavoro? Un lavoro intenso, vero e appassionato. Un lavoro teso alla riscoperta del patrimonio poetico-letterario-storico al femminile senza tralasciare l’aspetto sociale.

Con difficoltà andiamo avanti, determinate e convinte del nostro essere così, e solo così, nel mondo.

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