Leandro Di Donato

Leandro Di Donato vive a Nereto, in provincia di Teramo.

Ha pubblicato le raccolte di poesia Parole dei miei giorni, Edizioni Pan Arte, Firenze, 1978, Le strade bianche, Edizioni del Leone, Venezia, 2006 e Il corpo del vento, Di Felice Edizioni, Martinsicuro (TE), 2021. È presente nelle antologie Voci nuove del parnaso abruzzese, Edizioni dell’Urbe, Roma, 1987, 4 Poeti abruzzesi, Edizioni Orizzonti Meridionali, Cosenza, 2004 e L’orma lieve, Edizioni Le Voci della Luna, Sasso Marconi (BO), 2011.

Nel 2012 ha partecipato con un suo scritto al volume collettivo L’odore della stampa – Il respiro dei libri, edito dall’Editrice Marte di Martinsicuro (TE).

Nota biobliografiaca di Leandro Di Donato

Roberto Michilli. LA TRAMA DEI GIORNI

Libri Poesia

Luca Mastrocola. IL CAMMINO D’ABRUZZO

Libri

Roberto Michilli, IL CUORE DELLA CIVETTA

Libri

Ercole Bonanni DOMENICA 10 LUGLIO 1859. SAN GABRIELE DELL’ADDOLORATA A MONTORIO*

Libri

Kate Chopin RACCONTI TRADUZIONE E SAGGIO DI Anna Maria Farabbi

Libri

Gloria Chiodi, DAI FLAGELLANTI ALLE CASSE DI RISPARMIO E PRESTITO DI TORANO

Libri

Willem van Toorn, I GIORNI

Libri Poesia

Ineke Holzhaus, IN LUCE

Libri Poesia

LA PACE È UNA SOLA, INDIVISIBILE E PER TUTTI

Zoom

Umberto Piersanti, CAMPI D’OSTINATO AMORE

Libri Poesia

Valentino Ronchi, BUONGIORNO RAGAZZI

Libri Poesia

Vincenzo Lisciani Petrini, AMARE ESSERE AMATI

Libri Poesia

Roberto Michilli. LA TRAMA DEI GIORNI

Quando esce un nuovo libro si usa dire che “è uscito l’ultimo libro di…”. Nello scorso mese di marzo è stato pubblicato il romanzo di Roberto Michilli, La trama dei giorni, per i tipi della Di Felice Edizioni. Questa volta, purtroppo, l’ultimo libro di Michilli è davvero l’ultimo perché l’Autore è scomparso lo scorso 20 aprile. Sulla figura di Michilli e sui suoi lasciti di romanziere e saggista occorrerà tornare con una riflessione meditata e approfondita, come merita, per il valore delle sue opere e per il modo, lo stile, vorrei dire, con cui ha affrontato, elaborato e gestito il suo rapporto con quella che spesso abbiamo definito, parlando dei suoi libri, “l’etica della scrittura”.  La trama dei giorni è un romanzo che ha avuto una lunga gestazione, un accurato, minuzioso, lavoro di ricerca e documentazione e che affronta, con gli strumenti della letteratura, uno dei decenni più densi e inquieti del secondo dopoguerra; gli anni “dell’ira e della speranza, della fantasia e della tragedia, nei quali si consumò la fine di un’epoca e si gettarono i semi di un tempo nuovo”. In qualche modo, sia pure con molte e importanti differenze, questo libro si riconnette al precedente Il cuore della civetta, che si chiudeva nel mese fatidico di maggio 1968; entrambi delineano i periodi storici in cui i percorsi di formazione individuali si sono intrecciati, come mai prima, con magmatici cambiamenti sociali e impetuosi processi culturali e politici. Le date dei capitoli, alternando i mesi che vanno da marzo a ottobre del 2017- data di inizio e fine del romanzo – a quelli dall’aprile del 1974 al maggio del 1999, scandiscono il fluire dei giorni e degli avvenimenti che disegneranno il viluppo dei nodi delle vite.  Al funerale di Dante, conosciuto quarantatré anni prima, quando Angelo Ribera, studente al quarto anno di Scienze Politiche è entrato - in cerca di un lavoro - nell’agenzia di una famosa casa editrice, ritrova Claudio e la sorella Lucia, anche loro conosciuti in quella occasione. Varcando quella soglia, Angelo ha attraversato una sorta di linea di confine, entrando nel mondo di ragazzi e ragazze che discutono animatamente di politica e dei grandi sommovimenti in atto. La passione e la radicalità delle posizioni disegnano scenari umani e sociali a cui guarderà con interesse, senza mai lasciarsi coinvolgere del tutto. Inizia una nuova vita e con Loris, il figlio del titolare dell’agenzia, Angelo realizzerà importanti e innovativi progetti culturali che, tuttavia, sul piano economico, non avranno il riscontro sperato. Nella trama dei giorni che man mano si infittisce di esperienze, amori, amicizie, preoccupazioni, delusioni e speranze entrano gli echi e le ricadute dei grandi avvenimenti, nazionali e internazionali, che segnano i lineamenti dì un tempo nuovo. Nelle pagine si sente, quasi, il diverso battere dei ritmi della provincia, il planare dei rimbombi degli scontri e dei dibattiti, la spinta potente delle passioni e dei cambiamenti che entrano nelle dinamiche sociali della piccola città, attraverso giornali, televisione e studenti universitari che riportano dalle grandi città notizie, racconti, volantini, riviste. Nella vita di Angelo, nell’aggrovigliarsi dei nodi delle relazioni, nelle scelte lavorative e nelle angustie quotidiane entrano così l’erompere del movimento femminista, il compromesso storico, il terrorismo, la fuga di Kappler, la morte di Elvis Presley, gli eventi sportivi, le inchieste della magistratura, le stragi, i depistaggi, la scoperta degli elenchi della P2 e, più tardi, di Gladio, l’Estate Romana, per citare, alla rinfusa,  solo alcuni dei grandi avvenimenti di quegli anni che, l’Autore inserisce, in modo puntuale nella narrazione. Il paesaggio urbano di quegli anni, i prodotti e i relativi prezzi, i film, i libri, le canzoni, le radio libere costituiscono altrettanti fili che concorrono a costruire la trama del racconto, dandole il respiro grande della storia. Un rivolo dei grandi avvenimenti lambirà Angelo e la sede della sua agenzia, rivelando, con la forza di uno strappo, la distanza ormai incolmabile tra lui e Loris. Risolti i loro rapporti economici, Angelo completerà gli studi e, di lì a breve, vincerà un concorso bandito da un ente pubblico e andrà a vivere a Milano tornando, solo dopo diversi anni, in quella città. Dopo il funerale di Dante, Angelo riallaccerà i rapporti con Claudio e Lucia e, con loro, vivrà una nuova stagione di amicizia e amore, fino ad un tragico evento che romperà, definitivamente, l’ordito dei giorni nuovi. Nello svolgersi delle vicende e nello scorrere degli anni, l’Autore inserisce alcune pagine del diario del protagonista, da mercoledì 24 marzo a venerdì 9 aprile 1999, a cui affida le sue riflessioni, lungamente meditate, sulla letteratura, sull’arte, sui libri e sugli autori che hanno scandito le tappe del suo percorso, e, soprattutto, le linee fondamentali della sua concezione della scrittura e del mondo letterario che ha creato con i suoi romanzi. C’è tanto altro ancora in queste pagine dense di osservazioni sul senso della vita, sul rapporto con gli altri, sull’amore e sull’amicizia che ne fanno, ora, il suo testamento spirituale. Un romanzo, questo, che offre la possibilità di vedere in filigrana, con gli occhi di giovani di una piccola città di provincia, i grandi processi che hanno inciso in profondità il profilo dell’Italia in uno dei periodi più importanti della storia recente. Ma dentro la trama di quei giorni, tra furori e febbri, slanci e fughe c’è, soprattutto, il racconto del passaggio delle tante linee, d’ombre e di luci, che segnano i varchi della vita e le conseguenze di ogni scelta. Perciò, quella trama è il racconto di tutti i giorni e di tutte le vite.

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