• In un posto del mondo, Assisi, inciso di luce da due esseri umani luminosi, Francesco e Chiara, mi trovo a condividere la parola in un luogo pubblico. Nomino il cannibalismo che continua a essere praticato in tante modalitĂ , piĂą o meno assordanti, emorragiche, terroristiche, sapientemente coercitive, nell’orbite continua, indissolubile, di un automatismo comportamentale androcentrico. Abbiamo…

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  • diario di un sogno emorragico da Gaza al resto del mondo anna maria farabbi Le rose esplodono.   Con la bambina in corsache le stringeva in pugnoportandole ridendo a sua madre.Nel sogno la ricompongo.    Piango.Divoro i petali   e l’intera primavera.Il soldato mi chiede i documenti del mio pellegrinaggio:vengo dal petto della madonna del lattecamminando il solstizio…

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  • Torno, torniamo, a Aldo Capitini. Rilevo e porgo ogni pubblicazione centrata sull’opera e sulla testimonianza di Aldo Capitini. Il mio gesto è spinto dall’urgenza di riversare il pensiero e la poetica di questo maestro a me profondamente caro, in un tempo affogato di sangue, materialismo, consumismo, autoritarismo, egoismo, violenza. Ne faccio una leva ulteriore, una…

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  • Caro professore, sono un sopravvissuto di un campo di concentramento. I miei occhi hanno visto tutto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri istruiti; bambini uccisi col veleno da medici ben formati; lattanti soppressi da infermiere provette, donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiori…

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  • Che cosa portare in tavola quando la gente mangia, comodamente seduta, conversando con amenitĂ  sorridente magari accennando qua e lĂ  a una guerra che continua proprio vicino ai nostri confini. Si potrebbero scaraventare sulla tovaglia i corpi rotti che Gino Strada e i suoi compagni eroici medici cucivano e ancora continuano a farlo, in assenza…

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  • Nel 1942 fu pubblicato il testo lirico di Brecht. L’opera si riferisce ai tragici fatti accaduti in Polonia nel 1939: nel massacro, l’esodo di cinquantacinque bambini polacchi, tedeschi, ebrei, rimasti orfani e dispersi, in cerca di un luogo di pace. La poesia riprende in risonanza anche un fatto storico accaduto nel medioevo tra il giugno…

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  • Credo che occorra riaprire continuamente, concretamente, organicamente, le parole, ruminarle interiormente nei loro significati. Non chiacchierarle tra le labbra, esplodendole in bocca come gusci vuoti. Abbiamo la responsabilitĂ  di portare in corpo la lingua praticandola con consapevolezza e approfondimento. La parola che a cuneo è infilzata nella storia umana è guerra. C’è stato e c’è…

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  • Attraverso due terzi del secolo (1968) Sono nato a Perugia il 23 dicembre 1899, in una casa nell’interno povera, ma in una posizione stupenda, perchĂ© sotto la torre campanara del palazzo comunale. Mio padre era un modesto impiegato comunale, e custode del campanile, suonava anche le campane comunali, e tutti noi in casa sapevamo farlo.…

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  • Liliana Segre ha fondato la propria vita a scoperchiare la carie dell’umanitĂ , portando la narrazione della propria esperienza autobiografica all’interno del campo di concentramento a ogni orizzonte possibile. Per ogni tipo di ascolto, di lettura, su registri tematici quanto mai vari e, purtroppo, ancora oggi di assoluta contemporaneitĂ . La parola di questa scrittrice si apre…

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  • C’è un’umanitĂ  che dispone quotidianamente il proprio corpo ad accogliere, studiare, proteggere, trasmettere, con rispetto e consapevolezza, gli infiniti creaturali dentro cui siamo immersi, viventi tra i viventi. C’è una minoranza di umani che, dalla notte preistorica dei tempi, agisce in modo contundente, in un’aggressivitĂ  cannibalica distruttiva e ottusamente suicida. In mezzo, respirano esseri che…

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