Libri

Sono dardi, spesso lievi, a volte brucianti, per muovere intenzioni o segnalare idee. Indicano
velocemente la linea di un libro, la sua vena pulsante.

  • “IL PASSAGGIO MAESTOSO DEL NULLA IN OGNI COSA”: UNO SGUARDO SU DISTANZE DI ANTONIO MALAGRIDA

    La distanza non corrisponde ad assenza né tantomeno a distacco, bensì è soltanto la giusta misura per mantenere quella giusta prospettiva che permetta di osservare, di riflettere con la sicurezza di non lasciarsi ferire se non di striscio, come sempre quando la vita spara le sue bordate. Questa è l’impressione complessiva suscitata da Distanze (Arcipelago…

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  • Ivan Fedeli, LA GIOIA ELEMENTARE

    Ivan Fedeli, LA GIOIA ELEMENTARE

    Luigi Pellegrini Editore (2025)

    Intanto la luce del titolo. L’architettura dell’opera punteggiata da titoli esatti annuncianti, poi le aperture corsive che chiamano il lettore all’ascolto dell’orchestra interiore del poeta.  Soprattutto, l’inizio. Un’ouverture dentro cui la velocità della lingua traduce il quotidiano, la disposizione, il peso specifico e esistenziale degli oggetti negli interni, le radiografie urbane, l’intimità del poeta nella…

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  • COLPIRE AL FEGATO. L’OPERA POETICA DI GIULIA MARTINI

    A Laura, fine dicitora Accordava il suo strumento appoggiando la schiena contro un albero: tronco, schiena, spalla , violino, corde e musica. Mi spiegò che aveva bisogno di avvertire la vibrazione del legno vivo per ritrovare la giusta intonazione. Credeva che in qualche modo la terra, attraverso le radici e il fusto, rispondesse in maniera…

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  • Marco Rossi-Doria. LA STRADA DELLE ANNURCHE

    Nel libro La strada delle annurche, Edizioni Studium, Roma 2023, Marco Rossi-Doria raccoglie, come annuncia il sottotitolo, poesie che coprono un arco temporale di quarantasette anni, dal 1973 al 2020. I dieci inchiostri di Salvatore Puglia accompagnano, con sentieri di segni, le cinque sezioni in cui si articola il volume a cui, il critico e…

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  • Maria Lenti, SEGN E ARTAJ SEGNI E RITAGLI

    Il lungo solco letterario di Maria Lenti va riconosciuto. Qui, in questa opera, la lingua si abbassa alla corrente del quotidiano, con qualità difficili da riscontrare nell’ambito della poesia italiana firmata da donne: l’ironia, l’autoironia consapevole del tempo e dei suoi colti significati, esistenziali e artistici. Le note che compiono il libro, sono il risvolto…

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  • Il nome di Marianne Moore che apre l’opera indica, come una segnaletica annunciante, una precisa via del femminile, della ricerca artistica e esistenziale che l’autrice continua da anni a solcare. L’attenzione attraversa la vita dalla genesi, irraggiandosi verso ogni possibile estensione fino a focalizzarsi in occhielli di donne imperdonabili, direbbe Cristina Campo, donne che hanno…

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  • Danila Di Croce, DOVE ANCORA NON SIAMO NATI

    La poesia di Danila Di Croce ci chiede di entrare nel suo mondo e di lasciarci soggiogare dalla sapienza compositiva del suo dettato poetico senza avere la pretesa di comprendere tutto. Il processo di astrazione parte dal quotidiano dei giorni feriali, dalle occorrenze di tutti i giorni, dagli elementi naturali per trasfigurarli in distillati di…

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  • È alla sua terza edizione questo libro, prezioso per chi si occupa di scuola e di educazione, ma anche per chi voglia guardare alle fratture sociali di cui il mondo è portatore.La prima volta che ho potuto leggerlo e farne tesoro per una riflessione su infanzia e adolescenza, confluita poi in una pubblicazione, è stata…

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  • Massimo Orlandi, LA RIVOLUZIONE DELLA CURA. L’ESPERIENZA DELLA “PIAZZA DEL MONDO”

    Sono tante, per fortuna, le storie che si possono raccontare di solidarietà e cura. Sono storie piccole, riguardano pochi, hanno efficacia solo per coloro che casualmente ne possono usufruire, ma rappresentano in ogni caso una speranza, un segno, una luce per coloro che hanno il desiderio di conoscerle. Il libro racconta l’osservazione di quanto Lorena…

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  • Giorgio Rafaelli. IL COLORE BASSO DI UN SALUTO

    Giorgio Rafaelli ci consegna un diario intenso, struggente, della malattia e della morte che interrogano, con la spietata lucidità del taglio che divide il mondo in un prima e in un dopo, il senso ultimo della vita. Il linguaggio scabro, essenziale, incisivo come un bisturi, regge la tensione dei versi che rendono con efficacia un…

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  • Cristina Bellemo, POESIE NOTTURNE

    Cristina Bellemo con la raccolta Poesie notturne porta a compimento un lavoro sulla parola che la vede protagonista da decenni, in prima fila nel sostenere la pari dignità della letteratura per ragazzi che la specificazione a cui si accompagna vorrebbe sminuire rispetto alla letteratura per adulti o peggio indirizzare verso finalità didattiche, educative, indottrinanti. Nulla…

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  • Luciano Prandini, KOMMEDIA

    Luciano Prandini, KOMMEDIA

    Incontri editrice. Sassuolo (Mo), (2025)

    Non sono stata in grado né ora potrei fare una recensione di questo lavoro poetico. Non ne ho gli strumenti, esulando Kommedia dai canoni, dagli stilemi a cui riesco ad accostarmi.Sì, forse, come dice Maria Lia Lotti a presentazione dell’opera, “pur essendo un poema che mima il ‘200, è in realtà un’opera di avanguardia” e…

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  • Widad Nabi. UN CONTINENTE CHIAMATO CORPO

    Un continente chiamato corpo presenta, per la prima volta, al lettore italiano, con testo arabo a fronte, l’opera di Widad Nabi, poeta siriana di Kobane, costretta a fuggire dal suo Paese a causa della guerra e residente dal 2015 a Berlino. Simone Sibilio, docente di Lingua e Letteratura araba all’Università Ca’ Foscari di Venezia, traduttore…

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  • Valeria Di Felice. IL GIALLO DEL SEMAFORO

    Con Il giallo del semaforo, Società Editrice Fiorentina, 2025, Valeria Di Felice ci consegna la sua quarta raccolta di poesia dopo L’antiriva (2014), Attese (2016) e Il battente della felicità (2018). Questa raccolta conferma, da un lato, la piena padronanza dei suoi mezzi espressivi e, dall’altro, ci offre la testimonianza di un dettato poetico maturo,…

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  • VENEZIA 1900- 1951: L’INDUSTRIA DEL FORESTIERE

    Cominciamo dall’ultimo capitolo del libro che è l’unico ambientato ai giorni nostri: “Noi non vogliamo offrirti un’asettica camera d’albergo, ma un comodo rifugio presso la nostra famiglia, in una casa del XV secolo che, dotata di ogni confort, non ha però rinunciato al suo fascino popolare. (…) Noi non vogliamo che tu, semplicemente, venga a…

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